Il mesotelioma e le nuove prospettive sull’immunoterapia.

Il mesotelioma pleurico è un raro tumore collegato all’esposizione all’amianto che colpisce il mesotelio, vale a dire la sottile membrana che protegge e riveste i polmoni. L’amianto è il principale fattore di rischio di insorgenza di questa malattia. Attualmente, solo in Italia, ne sono affette circa 2.700 persone e si registrano circa 1900 nuove diagnosi ogni anno.

Allo stato attuale non esistono terapie soddisfacenti per combattere questa malattia. Nella prassi, a seguito della diagnosi del mesotelioma, la terapia è determinata in base allo stadio del tumore, dal sottotipo istologico dello stesso, dall’età del paziente e dalle sue condizioni generali. Se il tumore è nei primi stadi si interviene chirurgicamente tramite la pleurectomia che consiste nell’asportazione di tratti più o meno ampi della pleura e, meno di frequente, con la pneumonectomia che prevede l’asportazione anche di una parte del polmone coinvolto. Negli stadi più avanzati, invece, si preferisce ricorrere alla chemioterapia o alla radioterapia.

Visto che queste terapie non risultano soddisfacenti in quanto non sono sufficientemente efficaci per contrastare la malattia il cui indice di mortalità resta elevato, i ricercatori hanno trovato delle risposte incoraggianti nell’immunoterapia. Questo trattamento sfrutta il sistema immunitario per curare alcuni tumori: i farmaci immunoterapici non colpiscono direttamente le cellule malate, ma si dirigono sulle cellule del sistema immunitario per istruirlo a riconoscere e a distruggere le cellule cancerose. I farmaci immunoterapici (immune Checkpoint Inhibitors) sono definiti per questa ragione “farmaci intelligenti” [1].

Nel 2017 all’importante convegno annuale dedicato all’oncologia dell’American Society of Clinical Oncology di Chicago sono stati presentanti due interessanti studi in materia di immunoterapia: uno italiano, il NIBIT-MESO-1, condotto a Siena presso l’UOC Immunoterapia Oncologica e il Centro di Immunoncologia ed uno francese, il IFCT-1501 MAPS2.

Lo studio italiano, guidato dalla Dott.ssa Luana Calabrò, vanta il primato di aver valutato un trattamento di combinazione con farmaci immunoterapici per curare il mesotelioma. In particolare, i ricercatori senesi hanno combinato due farmaci il termelimumab e il durvalumab. Questa combinazione si è rivelata molto efficace per i pazienti a cui è stata somministrata la terapia: su 40 pazienti, 11 (27.5%) hanno raggiunto l’obiettivo della risposta clinica parziale, 26 (65%) hanno raggiunto il disease control rate, ovvero la riduzione o la stabilizzazione della progressione di malattia. Solo 3 (7,5%) di essi hanno manifestato una tossicità al trattamento, che è stata controllata con una terapia per gli effetti collaterali [2].

Lo studio francese ha testato l’utilizzo di altri due farmaci immunoterapici, il nivolumab e l’ipilimumab. Questi farmaci sono stati somministrati a 125 pazienti, di età compresa fra i 32 e gli 88 anni, che sono stati divisi in 2 gruppi: al primo gruppo è stato somministrato solo il nivolumab, mentre al secondo gruppo entrambi i farmaci. Dopo le prime 12 settimane di trattamento si è giunti a questo risultato: sui pazienti trattati solo con il nivolumab il cancro non è cresciuto o si è ridotto nel 44% dei casi, per chi è stato trattato con entrambi i farmaci nel 50% dei casi. I tumori si sono ridotti nel 17% dei pazienti trattati con nivolumab, e nel 26% di quelli che hanno ricevuto la combinazione di farmaci. In circa metà dei casi è stato possibile registrare un arresto della crescita tumorale per circa 5 mesi rispetto alle terapie tradizionali [3].

Alla luce di questi studi sembra che l’immunoterapia, rispetto alle terapie classiche, riesca a bloccare la crescita del tumore per qualche mese e potrebbe rappresentare un approccio efficace per il trattamento del mesotelioma, sebbene attualmente non esistano ancora delle terapie veramente in grado di contrastare l’alta mortalità associata a questa malattia.

I ricercatori si stanno quindi orientando su trattamenti immunoterapici per fronteggiare questa patologia e auspicano che i risultati delle ricerche siano sempre più incoraggianti fino a far diventare l’immunoterapia il trattamento standard per combatterla.

[1] In Oncologia, “Immunoterapia dei tumori”

[2] In OMAR, 26.10.2017, “Mesotelioma, studio ‘made in Italy’ su nuova immunoterapia di combinazione”; in Libero, 23.10.2017, “L’immunoterapia potrebbe diventare lo standard di cura del mesotelioma”

[3] In Live, Lauren M. Green, 5.06.2017,“Nivolumab alone or with Ipilimumab controls disease, extends survival, in Mesothelioma